giovedì 3 luglio 2014

Le pagelle: Palos de la Frontera e i Luoghi di Colombo


Palos de la Frontera e i Luoghi di Colombo - Voto: 10

Questo voto è forse il più soggettivo, ma tant'è: la visita di Palos de la Frontera mi ha emozionato! Affascinato sin da piccolo dall'avventura di Cristoforo Colombo, credo di aver sempre saputo che il navigatore genovese più di cinque secoli fa salpò per la storica impresa da un posto chiamato Palos e il ritrovarmi proprio in questo villaggio dopo averlo tanto fantasticato da bambino è stata una sensazione particolare.

La bella piazza della chiesa di San Jorge
La bella piazza della chiesa di San Jorge

La chiesa di San Jorge dove Colombo e l'intero equipaggio ricevettero la benedizione prima di partire è, nella sua semplicità e nel caratteristico stile mudejar, incantevole e lo stesso vale per la piazzetta antistante e il vicino parco. A Palos ho incontrato davvero pochi turisti, peraltro tutti spagnoli: un tocco in più all'autenticità di questo luogo, privo com'è di attrazioni civetta da parco divertimento costruite con il solo scopo di attirare qui folle armate di macchina fotografica (o smartphone). Dietro la chiesa, in un tranquillo spazio verde, si trova la fontanilla, la fontana da cui le tre navi avrebbero fatto scorta d'acqua per il viaggio.

Poco distante, nel monastero di Santa Maria de la Rabida si possono ripercorrere le vicissitudini di Colombo nei sette anni che gli sono occorsi per riuscire ad ottenere l'appoggio e il finanziamento alla sua impresa e conoscere la figura del suo più grande alleato, padre Antonio de Marchena. Da qui, alzando lo sguardo sull'altra sponda del Rio Tinto, oltre il porto industriale di Huelva verso l'Atlantico, potrete ammirare il profilo dell'imponente statua alla Fede della scoperta, alta 37 metri e dedicata proprio a quei frati francescani che appoggiarono il navigatore e lo portarono alla corte dei Re Cattolici. E' arrivato il momento di salpare: consiglio allora una tappa al Muelle de las Carabelas, che ospita la ricostruzione storica e curata delle tre navi dell'impresa, con la possibilità di salire a bordo per esplorarle e rendersi conto di quanto fossero piccole, del tutto prive di spazi isolati (se si esclude l'unica stanza, quella di Colombo) e di quanto adrenalinico e spaventoso dev'essere stato un viaggio verso l'ignoto su imbarcazioni simili. Qui si trova anche una breve esposizione sulla navigazione nel Cinquecento (lo sapevate, ad esempio, che il timone nelle caravelle era sotto il ponte di poppa e che quindi chi "guidava" lo faceva alla cieca, non vedendo dove stava andando?) e altre attrazioni più propriamente per bambini. Concludo con un consiglio. Documentatevi sulla storia dell'impresa di Colombo, le curiosità e gli aneddoti sono davvero tanti: arrivare qui preparati dà un valore in più alla visita e potrete così provare ciò che ho provato io. E premiare con un meritatissimo 10 questa tappa, apprezzando la bellezza di ciò che è riuscito a conservarsi semplice e autentico nonostante il grande valore storico.

Nessun commento:

Posta un commento

Il tuo commento verrà pubblicato nel giro di poche ore dalla conferma di pubblicazione (ovvero dopo il messaggio con sfondo giallo con scritto "Il tuo commento sarà visibile dopo l'approvazione.")