sabato 28 giugno 2014

I tori di Osborne: quando un marchio diventa simbolo nazionale

Viaggiando in auto per l'Andalusia prima o poi vedrete comparire all'orizzonte, solitamente su una collina nei pressi della strada, un enorme profilo nero molto familiare. Via via che vi avvicinerete la sagoma prenderà distintamente la forma di un toro, forte e fiero, che vi tiene d'occhio. Un toro di quattordici metri d'altezza e di lunghezza, d'acciaio e di 4 tonnellate di peso. Tranquilli, non verrete caricati dal gigantesco bovino!

Uno dei miei incontri con i tori di Osborne mentre viaggiavo verso Bolonia

Un tempo erano 500 e diffusi in tutta la Spagna, ora sono ridotti a un centinaio e la maggior concentrazione si trova proprio sulle reti autostradali dell'Andalusia. Ma che cosa rappresentano queste installazioni di forte impatto? E' forse un modo per ricordarci che siamo in Spagna? O un riferimento alla corrida?


Era il 1956 quando l'azienda vitivinicola Osborne, produttrice soprattutto di sherry, un vino liquoroso (celebre quello di Jerez de la Frontera), scelse il toro come simbolo della propria campagna pubblicitaria. Il logo, disegnato dall'artista Manolo Prieto, non convinse subito l'azienda ma finì per essere un successo non solo nazionale. Le sagome del toro vennero montate in gran numero in punti di particolare visibilità della rete stradale spagnola, inizialmente di legno e alti 4 metri divennero sempre più grandi. Sul corpo dell'animale compariva la scritta Osborne. Nel 1994 i tori di Osborne rischiarono l'estocada: una legge vietò la pubblicità lungo le autostrade spagnole e i tori dovettero essere smantellati. In alcune regione della Spagna, come in Andalusia, questa scelta diede luogo a proteste e petizioni da parte di intellettuali, artisti e politici: dopo 4 decenni passati a dominare le colline i tori non andavano rimossi! Se fosse una corrida, diremmo che i tori erano meritevoli dell'indulto. Riconosciuto il valore estetico e popolare, il superamento del carattere strettamente commerciale e la perfetta integrazione col territori fu consentito ai neri bovini d'acciaio di continuare a rivolgere le fiere corna verso il cielo a patto che fosse eliminata la scritta Osborne. D'altro canto non c'è più bisogno della scritta per ricordare agli spagnoli cosa il toro pubblicizza. Salvato dalla strada, la silhouette disegnata da Manolo Prieto conquistò il mondo: oggi è riprodotta un po' ovunque, su bandiere, souvenir e gadget di ogni tipo, ma anche in opere di artisti, pittori e fotografi divenuta com'è un simbolo nel mondo della grafica moderna, protagonista di mostre ed eventi culturali. Un simbolo che per tutti rappresenta la Spagna. Per una volta e senza nessuna sofferenza, è il toro ad aver vinto.


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