lunedì 23 giugno 2014

Muchas gracias a todo el mundo!

Partire da soli non significa restare soli. La paura della solitudine è una di quelle cose che forse fanno più desistere chi vorrebbe provare a partire per un viaggio in solitaria. Ho messo in valigia due libri da leggere nel caso in cui la mancanza di compagnia avesse preso il sopravvento: non ne ho letto una pagina! L'ho già detto più volte, credo di essere stato molto fortunato in questa esperienza, tutto è andato per il meglio, sono riuscito a gestire gli imprevisti e, complice anche la breve durata della vacanza, posso affermare che non mi sono mai sentito solo. Mi sono sentito parte di un tutt'uno con cui condividere esperienze, riflessioni o semplici sorrisi. E così ho incontrato una ragazza che vorrebbe venire a vivere a Roma e fare la veterinaria e un'altra che saltuariamente lavora a Firenze, ho condiviso esperienze di viaggio con una simpatica vecchietta giramondo e con la sua amica, ho raccolto l'immagine che gli spagnoli hanno di noi (la ricca Milano! ma una ricchezza di poco valore, solo da ostentare, mi hanno detto), mi sono fatto la mia idea degli andalusi, ho avuto una stravagante e animata discussione sulle origini di Cristoforo Colombo (o Cristóbal Colón, guai a dire che era italiano!), ho trovato l'appoggio in chi sosteneva come me che esistono tesori nascosti in Andalusia tutti da scoprire (a proposito, visitate El Torcal de Antequera!), ho avuto il piacere di parlare con tante persone semplici e autentiche, interessate e senza alcuna diffidenza. Le parole scambiate (in lingue inesistenti, mix di tutto ciò che so e che sapeva il mio interlocutore, in un romantico esperanto naturale!) avevano un valore, non erano semplici e ridondanti espressioni scontate messe lì a riempire un vuoto imbarazzante. Esiste un senso al condividere più profondo del click sul tasto share di un social network. Ringrazio profondamente tutti quelli sconosciuti che hanno reso così ricco questo viaggio.

Un ringraziamento speciale anche a tutti coloro che mi hanno seguito qui nel blog: nei 4 giorni di viaggio ho avuto una media di quasi 200 pagine visualizzate (e spero lette!) al giorno, un successo inaspettato e inaspettabile per un blog così piccolo e con pochi giorni di vita.



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