martedì 24 giugno 2014

L'incidente scampato

Viaggiare su strada, in particolar modo se questa è dritta e lunga, poco trafficata, inondata dal sole, attraversa paesaggi incantevoli e se si tengono i finestrini abbassati e la musica a tutto volume, può essere un'esperienza estremamente piacevole e una sintesi perfetta della libertà di un viaggio on the road. Viaggiare su strada presenta però anche pericoli che non possiamo calcolare. Sempre, non solo in vacanza. Ieri mattina ho intrapreso il viaggio di ritorno a Siviglia, 260 km percorsi dopo la mezzanotte. Ero sveglio, carico da ciò che avevo vissuto, in perfetto orario per muoversi senza fretta. Tutto procedeva per il meglio. Quando davanti a me incrociavo un camion lo sorpassavo, non mi dà sicurezza viaggiare dietro un grande mezzo che mi copre la visuale seppur al buio della notte su strade non illuminate c'è poco da vedere. Durante uno di questi sorpassi, quand'ero ormai alle porte di Siviglia, appena mi sposto nella corsia di sinistra, qualcosa si stacca dal fondo dell'autocarro davanti a me, sfrega sull'asfalto, sfiamma poi vola a mezz'aria esattamente verso il punto in cui ero io pochi attimi prima. Quella cosa che si è staccata avrebbe preso in pieno il mio parabrezza se per caso proprio in quell'attimo non avessi iniziato il sorpasso. Il danno sarebbe stato contenuto, forse si sarebbe rotto il vetro, sicuramente mi sarei spaventato e avrei perso il volo di ritorno. Il camion ha messo le quattro frecce e si è fermato a verificare i danni. Io, grazie alla mia manovra casuale mi sono beccato solo qualche detrito staccatosi dall'oggetto in volo, senza danni all'auto visibili nel buio della notte.

Sbagliamo tutti, ci distraiamo, io per primo. E poi ci sono le fatalità, come quella appena raccontata. L'avventura on the road è fantastica ma cerchiamo sempre di metterci in strada nelle migliori condizioni possibili, senza sonno, senza stress, senza gara, senza dimostrare nulla a nessuno.

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