Dopo una visione panoramica delle possibili tappe del mio breve viaggio on the road e dopo una prima sgrossatura, era venuto il tempo di porle su una mappa e tracciare un percorso per unirle. Mentre mi documentavo le varie mete acquisivano o perdevano importanza a vantaggio di altre, alcune venivano escluse perché troppo distanti o mal collegate al resto, altre comparivano dal nulla, ho dovuto fare i conti con la siesta per fare in modo di non arrivare in una città nell'orario di chiusura pomeridiana di ciò che avrei voluto visitare e la pianificazione di un'intera giornata con le sue destinazioni è stata cancellata dopo che l'avevo data per certa all'interno del programma sin dall'inizio. La linea della mia strada si è spostata su e giù per i monti, avvicinandosi e allontanandosi dalle coste più volte prima di arrivare alla versione definitiva che presenterò a breve.
Tracciare una via che unisce ciò che vogliamo visitare, in particolare se i posti da noi scelti si discostano un po' dagli itinerari classici o se le distanze sono molto lunghe, può essere difficile e come sempre lo è di più se non lo si è mai fatto. Ai tempi del mio viaggio negli Stati Uniti avevo scritto un post su come definire al meglio il proprio itinerario per un viaggio complesso: chi fosse interessato e volesse qualche consiglio per scrivere il proprio tour - evitando così di chiudersi all'interno di un viaggio pensato e organizzato - da sconosciuti può trovare qui l'articolo.
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Sapete perché si dice orientare? Cercate la risposta nelle vecchie mappe che si trovano a Siviglia! |
Tornando a questa breve vacanza, ho pensato subito di discostarmi dalle mete canoniche di un viaggio in Andalusia: niente Siviglia, Cordova e Granada! Città senza dubbio affascinanti e con molto da offrire ma, con poco tempo a disposizione unito al desiderio di una vacanza itinerante, la visita a queste grandi città mi è parsa poco adatta. Ho quindi cercato destinazioni alternative e ho trovato quelle che credo siano perle più o meno nascoste e sicuramente meno battute: porti di avventurieri e navigatori, villaggi bianchi, siti archeologici, spiagge in contesti naturali incontaminati, borghi medievali, città dove si è fatta la storia e altre perdute nel nulla. Un insieme di luoghi diversi che mi hanno affascinato e che sono riuscito ad incastrare in un percorso lungo 1.200 km.
Durante la stesura di questo percorso, chi è stato in Andalusia mi ha consigliato di non perdermi assolutamente la Cattedrale di Siviglia e il quartiere di Santa Cruz, la Mezquita di Cordova e l'Alhambra di Granada: quando ho risposto che non sarei stato in nessuno di questi tre posti, gli sguardi che mi venivano rivolti dicevano "Perchè, c'è dell'altro in Andalusia?!". Senza nulla togliere alla bellezza delle tre principali città andaluse, io credo di sì. Al termine del viaggio vi saprò dire se avevo ragione.
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Durante la stesura di questo percorso, chi è stato in Andalusia mi ha consigliato di non perdermi assolutamente la Cattedrale di Siviglia e il quartiere di Santa Cruz, la Mezquita di Cordova e l'Alhambra di Granada: quando ho risposto che non sarei stato in nessuno di questi tre posti, gli sguardi che mi venivano rivolti dicevano "Perchè, c'è dell'altro in Andalusia?!". Senza nulla togliere alla bellezza delle tre principali città andaluse, io credo di sì. Al termine del viaggio vi saprò dire se avevo ragione.
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