El Rocio - Voto: 10+
Questo è uno dei luoghi più speciali in cui io sia mai stato. Ci sono arrivato dalla strada che costeggia il
Parco Nazionale di Donada - riconosciuto come riserva della biosfera dell'Unesco per via della grande varietà di ecosistemi e specie animali che ospita
- davvero una meraviglia per gli occhi. El Rocio sorge al limitare del parco, dietro un grande stagno popolato da uccelli. (Dall'altra parte del parco, alle spalle di El Rocio, nascosti dalla vista del viaggiatore sognatore che arriva dalla costa, si trovano i chilometri di tunnel di plastica della scandalosa coltivazione intensiva di fragole della provincia di Huelva, un danno enorme per l'ambiente a causa del disboscamento, dell'inquinamento da plastica e pesticidi e dell'inaridimento del terreno, oltre ai problemi sociali legati allo sfruttamento della manodopera stagionale. Tutto questo
non è El Rocio, ma mi sembrava giusto aprire una piccola parentesi).
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Il santuario de Nuestra Señora del Rocío |
Dalla strada si vede svettare la bianca Ermita il cui profilo è riflesso nelle acque davanti alla chiesa. Questo santuario ospita la statua di una vergine oggetto di culto che richiama ogni anno, nei giorni della
Romeria (il pellegrinaggio), oltre un milione di visitatori. Entrare nel villaggio è particolarmente suggestivo: ci si lascia alle spalle la strada asfaltata e si prosegue sulla terra battuta, alzando la polvere, tra i locali che si muovono a cavallo, edifici bianchi e quelli che potrebbero essere saloon. E' un angolo di far west messicano, perduto nel tempo, un villaggio di 1.600 persone, in gran parte gitani.